Quando si deve progettare la propria cucina o semplicemente rinnovarla uno degli argomenti in cui ci si sofferma è il piano cottura. Nel mercato oggi ci sono varie proposte che differiscono in primis per alimentazione (a gas, elettrico…) e in secondo luogo per il materiale. Per scegliere il piano cottura giusto è necessario valutare tutti i pro e i contro di ogni proposta presente sul mercato per avere un prodotto che ben si sposi con le proprie necessità e abitudini.
Piano cottura a induzione
Tra i piani cottura elettrici troviamo quello a induzione (esiste anche il piano cottura elettrico a conduzione conosciuto come piano cottura vetroceramica). I fornelli a induzione sfruttano appunto l’energia elettrica per generare calore tramite speciali campi elettromagnetici che si concentrano direttamente sulla pentola cucinando quello che vi si trova all’interno. La cottura avviene quindi in maniera abbastanza naturale.
Con questa tecnologia abbiamo performance di alto livello questo incide sui costi, è il più costoso in commercio tra gas e vetroceramica.
Piano cottura induzione: pro e contro
Di seguito cerchiamo di analizzare i pro e i contro di questa tipologia di piano, partiamo dai pro:
- sicurezza, non ha problemi di fughe di gas o di ustioni visto che non è presente la fiamma viva e la temperatura del piano non è elevata, per questo anche anziani e bambini possono utilizzarlo;
- alimentati ad elettricità il campo magnetico generato che si converte in calore non ha dispersioni, con un rendimento di circa il 90%;
- precisione e controllo sulla cottura, in quanto la temperatura può essere determinata;
- velocità nella cottura, basti pensare che bastano circa 4 minuti per portare ad ebollizione 2 litri d’acqua;
- installazione e manutenzione facile;
- pulizia molto semplice in quanto la temperatura fredda del piano impedisce ai liquidi e ai cibi di cristallizzarsi, risulta quindi molto igienico.
Veniamo ora ai contro di questa tipologia di piano:
- prezzi d’acquisto elevati;
- assorbimento energetico elevato infatti una normale utenza da 3 kilowatt di potenza potrebbe non bastare;
- funziona solo con pentole specifiche, che dovranno essere appositamente acquistate.
Piano cottura a conduzione o vetroceramica
Conosciuti principalmente come vetroceramica ed esteticamente simili al piano a induzione possono sfruttare due diverse tecnologie di funzionamento:
- piastre radianti;
- piastre alogene.
Pro e contro del vetroceramica
I pro sono:
- fiamma non visibile che diminuisce il pericolo di ustioni e scottature durante la cottura dei cibi;
- tempi di cottura migliori;
- installazione molto facile.
I contro invece sono:
- un elevato assorbimento energetico;
- impiego di pentole specifiche a fondo piatto;
- pericolo di ustioni o scottature a fine cottura in quanto il piano resta caldo anche dopo lo spegnimento delle piastre;
- pulizia più difficoltosa in quanto con il calore eventuali schizzi di cibo possono cristallizzarsi.
Piano cottura a gas
Il fornello a gas è la tipologia di piano cottura sicuramente ancora più diffusa nelle case degli italiani, nelle versioni a 4 fuochi o 5 fuochi. Caratterizzato da fiamma a vista erogata per mezzo dei bruciatori, che possono essere di dimensioni diverse. Quelli di ultima generazione reperibili sul mercato hanno subito un implementazione dei sistemi di sicurezza, con delle valvole che scattano ad esempio in caso di spegnimento accidentale della fiamma.
Ci sono diverse modalità di incasso del piano cottura che si diversificano per impatto estetico e di design, diciamo che si tratta del rapporto tra piano e top cucina. Tipologie di incasso:
- sopratop;
- filotop;
- sottotop.
Un’altra differenza è la presenza o meno dei coperchi piano cottura. Troviamo infatti versioni con coperchio che ha la funzione di proteggere le pareti da eventuali schizzi di cibo (praticamente andrà pulito l’interno del coperchio e non il muro adiacente al fornello) e di dare continuità al top cucina o piano di lavoro una volta che il fornello non è in uso (ed è raffreddato) chiudendolo. Il coperchio è solitamente presente nei piani in acciaio inox.
Piano cottura a gas: materiali
Di seguito un elenco dei materiali più diffusi:
- piano cottura in acciaio, esteticamente molto bello, igienico, quasi indistruttibile. Diventa ostico per graffi e macchie, va pulito con prodotti specifici e con panni appositi per evitare di lasciare aloni;
- piano cottura in ceramica rispetto al precedente, è più resistente a graffi e macchie, di contro mal tollera gli urti che possono causare crepe o vere e proprie rotture;
- piano cottura in vetro temperato è il top di gamma per quanto riguarda design ed estetica. Sebbene il vetro temperato abbia appunto dei trattamenti che ne rafforzano le qualità, risulta comunque il più delicato.
Piano cottura a gas: pro e contro
Vediamo ora una sintesi di lati positivi e negativi da considerare prima di optare per questa tipologia di fornello, partiamo dai pro:
- il prezzo d’acquisto è medio e i consumi sono decisamente contenuti, specie se si cucina 7 su 7;
- esistono piani con eco-bruciatori che hanno performance più mirate quindi elevate;
- i fornelli a gas tollerano quasi ogni tipologia di pentola e tegame;
- facilità di utilizzo.
Ed ecco invece i contro:
- sicurezza, bisogna infatti considerare il pericolo di fughe di gas e di ustioni essendoci una fiamma viva, sarebbe inoltre consigliato il cambio d’aria in quanto i fornelli a gas bruciano ossigeno;
- le fiamme sono regolabili facilmente ma ad occhio, non esiste infatti un metodo empirico per regolare l’intensità del calore;
- allacciamento del gas costoso e installazione complessa da affidare ad un professionista, controlli periodici tra i quali ricordiamo il cambio del tubo di gomma che porta il gas ogni 5 anni;
- pulizia complicata che oltre a riguardare il piano deve essere fatta anche agli ugelli dei bruciatori.
Piano cottura a gas: fiamma verticale
La novità che riguarda i piani cottura a gas è la “Direct Flame” o “Vertical Flame“. La fiamma verticale è un sistema brevettato che utilizza un bruciatore ultrapiatto formato da un unico componente che forma una fiamma diretta verticale che propaga il calore in maniera uniforme. Questo comporta una maggiore efficienza, quindi meno dispersione di calore con riduzione dei tempi di cottura e di conseguenza un risparmio in bolletta.
Segnaliamo inoltre che essendo la fiamma concentrata in un unico punto i manici delle pentole e soprattutto della moka sono al sicuro.
I fornelli a gas tradizionali non concentrano il calore in un unico punto, sono quindi meno efficienti con tempi di cottura più lunghi e hanno quindi più dispersione.
Il rovescio della medaglia di questa novità è la pulizia dei fori del bruciatore che dovrà essere scrupolosa e periodica.
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